Esistono numerose prove che dimostrano che l’obesità e l’insulino-resistenza promuovono lo sviluppo e la progressione del tumore e che i disturbi del ritmo circadiano e l’invecchiamento sono fattori importanti di malignità.
Mangiare a tempo limitato riduce il peso corporeo, migliora i disordini metabolici, regola l’espressione genica del ritmo, esercita effetti anti-invecchiamento e influenza il livello di autofagia, il che suggerisce che potrebbe avere il potenziale per essere utile come terapia adiuvante per i malati di cancro.
Da questo studio, chiamato TRE, escono interessanti elementi a supporto del digiuno durante i trattamenti antitumorali.